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Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane...

I giusti

Un uomo che coltiva

il suo giardino, come voleva Voltaire.

Chi è contento che sulla terra

esista la musica.

Chi scopre con piacere

una etimologia.

Due impiegati che in un caffè

del Sud giocano

in silenzio agli scacchi.

Il ceramista che intuisce

un colore e una forma.

Il tipografo che compone bene questa pagina

che forse non gli piace.

Una donna e un uomo

che leggono le terzine finali

di un certo canto.

Chi accarezza un animale addormentato.

Chi giustifica o vuole giustificare

un male che gli hanno fatto.

Chi è contento che sulla terra

ci sia Stevenson.

Chi preferisce

che abbiano ragione gli altri.

Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

Jorge Luis Borges

Degli altri mi piace
scovare l’umano
un’intima voce
dolore lontano
che affiora da un gesto
taciute speranze
il pathos riposto
fra le noncuranze
e l’insicurezza
che non è inquadrata
e di una carezza
l’urgenza smodata.
Degli altri mi piace
scovare l’umano
un’intima voce
(la mia, sotto, piano).

Enzo Costa

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