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le belle lettere delle donne

  • cristina
  • 4 giu 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Mi sembrava quasi doveroso riportare questa lettera (che pubblico con il consenso dell'autrice Michela) arrivata stamani, perchè era da tempo che non ricevevo una lettera così bella ed intelligente, non certo per i complimenti, che quelli a me imbarazzano sempre, ma per la profondità delle sue parole e per la storia affascinante di Franco Vimercati che riporta alla memoria tempi perduti e indimenticabili. Ancora grazie cara donna di farmi partecipe delle tue conoscenze.

"Buongiorno Cristina. Ieri sera sono venuta in visita nella tua terra. Sapevo che nel tuo mondo fotografico non poteva mancare la parte forse più pregnante, più vera e diretta, ovvero quelle "Genti del Po". Sorpresa non è il termine che più s'avvicina nel constatare che sei maestra di ritratti. Letteralmente incantata dalla bellezza dei volti e delle posture, quasi rubate, mi sono lasciata andare a visioni parallele e, alla memoria, si sono affacciati i fotogrammi di "Novecento" il romanzo di Bacchelli, la poesia di Rocco Scotellaro che, seppur di terra natia diversa dalla nebbia padana, è stato il poeta della terra, dei contadini, delle visioni di vita semplice ma dignitosa. E' stato un piacere visivo scorrere le rughe, le mani, le espressioni colte senza enfasi ma con estrema eleganza, raffinatezza, un cogliere silenzioso, sommesso. Questa tua galleria di gente fiera la paragono ai ritratti di Franco Vimercati che certamente conoscerai. Ti racconto la sua storia. Era solito trascorrere, negli anni '60, le vacanze estive in terra di Langa. Fotografo sensibile e affascinato dalla vita rurale e modesta di quella terra iniziò a girare per i vari paesi che si ergono sulle dolci sommità delle colline langarole. Fece ritratti a cacciatori, contadini, cameriere, allevatori di bestiame, panettieri e macellai. Riunì il suo progetto fotografico in un libro dal titolo "Sulle Langhe" che porta la prefazione di Davide Lajolo. Ormai introvabile è facile reperirlo in qualche bancarella dei libri usati, proprio come è capitato a me anni fa. Se ci sarà l'occasione di trovarne una copia te ne faccio dono perché sento l'affinità tra te e Vimercati. Vorrei aggiungere un ultimo pensiero. So quanto tu sia attratta dal fascino intrinseco della tua terra e delle sue atmosfere, fossi in te, però, mi dedicherei alla ritrattistica perché hai una marcia in più nel cogliere l'essenza più intrinseca della tua gente. Un abbraccio Michi

p:s. peccato essere così distanti geograficamente: saresti una bella amica."


 
 
 

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