I vostri ultimi commenti
- Cristina
- 28 nov 2016
- Tempo di lettura: 4 min

Come sempre devo raccogliere i vs. commenti per non perderli, come sapete il sistema non ne permette più di 10.
Comincio portando il cuore perché il tuo scritto è una vera dedica d'amore. A mia volta non posso che ringraziarti per avermi fatto dono del tuo sguardo e della parola che resta, visibile e chiara, in ogni tuo scatto di fotografia, grafia della terra e del cielo, scrittura sensibile del vento. Ancora grazie per un percorso che ho potuto affrontare grazie alle tue immagini che sono segni d'amore per i luoghi che tu vivi pienamente in te e poi porti con un gesto semplice ma simile al solco dove la tua terra accoglie il seme e lo ridona a tutti. Grazie. fernanda f.
R. Grazie infinite Ferni
Guardo le tue foto e mi vien voglia di partire immediatamente e di "arginarmi" lentamente fino al mare. Antonio
R. grazie infinte Antonio
grazie infinite, Cristina, per queste impressioni non solo "visive" - trasmetterò i dati del sito a un gruppo di amici - resto in attesa di altri "scatti"...
Luigi (l'amico di Masetti)
R. I tuoi passaggi Luigi mi fanno sempre un grande piacere
Devo avertelo già detto che sotto a quel velo dove ti nascondi, ad occhi attenti passa la luce . Arnaldo Pettazzoni
R. Arnaldo caro, tu resti il mio più caro e luminoso amico
Bella la serie su Ca' Zen: immagini pulite, classicheggianti, molto "rappresentative". Bei colori autunnali vivaci, quanto mai piacevoli nel vivificare questa antica residenza, che appare un luogo lontano da tutto, e addentro l'isolamento del delta. Francesco
R. Grazie Francesco le tue analisi come i tuoi passaggi qui tra queste terre mi fanno un immenso piacere
A volte mi chiedo se mai ti ho già detto tutto, ci penso e ci ripenso, e mi dico che il "già detto" va ripetuto, come i baci, gli abbracci, le fotografie. La mente, come il cuore, non è programmata per funzionare in maniera lineare ma va per conto suo inseguendo immagini e parole che a volte si incontrano. Ho visto e rivisto tante belle fotografie che non smettono di parlare di te e della tua terra. L'armonia è il sale delle tue fotografie . Ogni oggetto che ti circonda, che ti tocca, sia essa una calza , un fiore, o una barchetta di cartone, sembra essere li non per caso ( ma anche se lo fosse poco importa) ma perché ha cominciato ( ho finito) per far parte di te. Chi è in pace con gli oggetti è in pace con la propria terra, madre e padre delle nostre più intime o stravaganti relazioni con il mondo. Il tuo modo di fotografare le cose è uguale al tuo sguardo sulle persone, inseparabili "oggetti umani" di tutte le nostre storie. E così come riesci a posare delicatamente lo sguardo su di un oggetto lo ripeti serenamente quando questi, lo sguardo, si posa sugli amici e le amiche con cui passeggi. Guardando le tue immagini, pensando alla delicatezza con cui guardi il mondo e lo fotografi mi viene da pensare che quando la tua macchina fotografica si esibisce in uno scatto questo avviene silenziosamente, senza quella alzata di scudi (o di specchi) che solitamente distingue il fotografo invadente da quello che invece sbircia delicatamente attraverso la fessura della gentilezza. Vincenzo
R. Vincenzo non so cosa dire, a volte davvero le parole si fanno silenziose e tengo tutto riparato nel cuore a distanza dai riflettori, troppa luce mi imbarazza, tu ed io per il resto sappiamo tutto... un caro abbraccio amico mio del sud
'Tende d'amore' è l'immagine sintesi del delta e del suo territorio. Ho la sensazione che in questa foto tutto si impasti perfettamente fino a divenire Tutto. Niente per fortuna è più distinguibile: terra alberi, foglie, cielo e nebbia sono una sorta di unicum, un messaggio che indossa il velo, un velo in verità trasparente. La natura in questa immagine sposa i suoi singoli elementi, li avvolge, li culla, se ne prende cura. Grazie Cristina di questa e delle altre bellissime immagini. Anna P.
R. Cara mia dolce prof. d'italiano delle scuole medie, averti qui è per me un onore e una grande felicità, è anche grazie a te se guardo in questo modo il mio mondo, tu che mi hai insegnato a capire l'umanità dolente, la storia dei popoli, la letteratura dei grandi e tutte le ingiustizie sociali per cui battersi e non abbassare mai la testa. Anche la bellezza che abbiamo intorno va conservata, custodita, amata, cerco di farlo nel mio piccolo per lasciare una memoria, un'umile testimonianza, un documento che forse negli anni andrà certamente perduto ma che ora serve, nel nostro presente, per non volgere lo sguardo ma concentrarlo su tutto ciò che abbiamo di più caro... un caro abbraccio dal Po fino al Brenta...
I tuoi "alberi di Berger": fra grafia essenziale e delicatezza espressiva; sempre belle a vedere, le tue interpretazioni. Ciao, Francesco
R. grazie di cuore Francesco
Il commento riguarda la poesia "A du passi" L'ho riletta, e mi appare come una delle tue più bella e riuscite, non se ne dimentica il senso sonoro ma basso e costante. Perché? Provo a spiegarmi: Si sente un ritmo lungo e sussurrato, come di una voce che parla da sott'acqua. Si sente un accoramento dolente, come di gorghi lenti, che emergono e scompaiono nella corrente, mescolati ai ricordi. Si sente una voce sorda, ostinata, che non vuole o non riesce dimenticare. Si sente un andare, dove non si sa. Be', brava Cristina, Francesco
R. Grazie Francesco, hai saputo leggere con sentimento la mia poesia, farla tua e restituirmi le tue emozioni, è proprio questo che la poesia fa a volte...Qui stiamo aspettando la piena, ci sono molte persone che vanno avanti e indietro sull'argine, controllano, alcune credo si portano dentro ancora la paura di quei giorni lontani. Gli ultimi fatti, nelle varie zone d'Italia, poi ci riportano alla memoria la perdita, la miseria di quei terribili giorni per i polesani nel 1951; per me vissuti nel '66 con l'Adige. Mia madre mi racconta che mio nonno ha pianto per tutta la notte, il negozio perduto, la casa completamente allagata. Il dolore si è amplificato dentro di me e l'ho urlato in silenzio con le mie umili parole. Il Po è davvero una brutta bestia a volte, indomabile, ma gli argini sono forti e le golene accoglieranno tutta l'acqua che sta per venir giù, poi Lui se la porterà al mare, e il mare accoglierà tutto... Ancora grazie per il tempo che mi dedichi Cristina
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