Lettera all'amore sognato
- Cristina
- 10 feb 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Ho il cuore freddo di zolla
e un dito di terra per scriverti ancora,
ti scriverò di alberi e rami nudi,
ti scriverò di un giovane fiore che poi muore,
ti scriverò della bellezza che abita il mondo,
del fiume d’acqua profondo,
dei mille catini di novembre,
dei miei anni raccolti insieme all’ombra ti scriverò
delle montagne,
della neve che regala l’inverno più duro,
ti scriverò del mio paese,
delle sere lungo gli argini.
Sì,
ti scriverò una lettera di cielo
con l’alfabeto delle nuvole,
con il fiato delle madri
quando chiamano i figli
sdraiati al sole nelle piazze lontane
attorno ai campanili, alle chiese d’estate.
Ti scriverò delle case orfane e buie,
dei cani abbandonati,
delle cene al tavolo con pane e aria
ché una mela la si fa bastare a noi.
Ti scriverò delle anime volate via
del loro lavoro nelle officine,
nelle fabbriche, nei cantieri di calce e sudore,
dei sacrifici, degli anni,
dei calendari
dove maggio sa di donne
che ridono dentro il mare a piedi nudi.
Ti scriverò dei miei teatri inventati
e dei finti viaggi in una stanza di pioggia,
di Parigi, della Senna e dei battelli
che non ho visto mai,
ti scriverò degli uccelli
dei loro disegni d’ali,
dell’Africa dove danzano le gru
le stelle e la luna blu.
Ti scriverò del figlio mio bello che sa di sud,
dell’orto mio, dei pomodori
e di quella fotografia di mio padre ragazzo.
Ti scriverò di John Berger, di Josef Sudek,
dei poeti Livio Rizzi, Gino Piva e Toni Zamengo,
di tutti i giusti che abitano la terra.
E ti scriverò dei bambini
della loro infanzia rubata,
dei loro giochi innocenti nei vicoli,
ti scriverò delle mie preghiere
dei cento alberi che ho abbracciato,
dei vecchi soli e senza dio
e del perdono, della compassione, della pietà che non abbiamo più,
e non ti scriverò delle mie lacrime di sabbia,
della mia spina dorsale che non mi ama,
del dolore che mi porto dentro
per il mio occhio perduto
e della rabbia
nel non saperti felice mai.
Cristina 09.02.2017
(una piccola cosa arrivata ieri dopo tanto e troppo tempo:)
Grazie a tutti per l’attenzione
.
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