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Sono
- Cristina
- 14 mag 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Sono chi sa di essere non meno vano
del vano osservatore che nel muto
specchio di cristallo mima il riflesso
o il corpo (fa lo stesso) del fratello.
Sono, taciti amici, chi ha imparato
che altra vendetta non c’è che l’oblio
o altro perdono. Un dio volle accordare
all’odio umano questa strana chiave.
Sono, malgrado così illustri errori,
chi non ha decifrato il labirinto
singolare e plurale, arduo e diverso
del tempo, che è di tutti e di ciascuno.
Sono nessuno, non fui mai una spada
nella guerra. Sono eco, oblio, nulla.
Jorge Luis Borges
…
Lo scatto è frutto di due immagini sovrapposte
… Grazie a tutti
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